Sanna Marin, il menu vegetariano della premier finlandese dallo chef Tino Vettorello
Corriere del Veneto
La ministro capo della Finlandia nelle colline del Prosecco, nel Trevigiano, è stata conquistata dalla cucina italiana e dalle bollicine extradry del Prosecco Docg Superiore
La casatella, il morlacco, il Prosecco. E poi persino una rivisitazione del tiramisù. La cena di sabato sera (16 luglio) della premier finlandeseSanna Marin, servita dallo chef Tino Vettorello, è al centro dell’attenzione degli appassionati di enogastronomia. Ma non solo: rappresenta la definitiva consacrazione di un nuovo modello di turismo internazionale che nei prossimi anni potrebbe portare sulle Colline Unesco sempre più «vip» interessati alle produzioni locali (qui tutti le star che ne sono rimaste stregate finora, da Elton John a Cara Delevingne). La giovane premier finlandese Sanna Marin (ha 36 anni), alloggiata in una villa palladiana, è arrivata accompagnata dal marito, Markus Raikkonen, e da quattro amici, desiderosa di conoscere le colline Unesco e di visitare la zona. Ha trovato accoglienza in una suite, in una struttura in cui hanno già soggiornato negli anni personaggi del calibro di Alberto Sordi, Marcello Mastroianni e Sophia Loren. E per la sua prima cena ha chiesto allo chef Vettorello di servirle dei piatti vegetariani.
Vettorello, come avete deciso di accogliere la premier Marin?
«L’ho salutata al tavolo, ringraziandola per esser venuta a visitare le nostre colline, dove nasce il Prosecco. Loro erano entusiasti, erano venuti per quello. E così è stato facile proporre un Prosecco Docg Superiore Extradry come aperitivo. È la versione più nota, quella che piace di più a chi assaggia per la prima volta le nostre bollicine».
Poi è stata l’ora dei piatti, la premier è vegetariana. Cosa le ha proposto?
«Abbiamo deciso di seguire il nostro percorso degustazione, che si basa su prodotti del territorio. Casatella con albicocca e agrume; porcini con del morlacco e piselli serviti in armonia con zucchine ed aceto balsamico; crema di rapanelli con cetriolo e gocce di agrume con peperone».
E in abbinamento, ancora Prosecco, o ha deciso di variare?
«Volevano davvero conoscere le nostre terre. E così ho proposto loro tutte le varianti della Docg di Conegliano e Valdobbiadene, proponendo anche qualche sottozona delle Rive. Poi ho fatto degustare loro il dosaggio zero e il brut, spiegando la differenza dei vari prodotti e la scelta sugli abbinamenti. Alla fine, credo che il loro preferito fosse l’extra dry».
E al momento del dolce?
«Ho proposto una variante del tiramisù, quello che ho ribattezzato Tino-misù per seguire una mia personale ricetta. Pan di Spagna olio di oliva e caffè, crumble di cioccolato salato e gelato, gelatina al caffè e salsa mou cioccolato. Ne erano entusiasti».
Il marito, invece?
«Lui ha scelto il percorso dedicato al pesce, siamo partiti con rapa rossa, dei ceci, pesce spada affumicato al ciliegio e un crumble di olive, poi siamo passati al raviolo al branzino abbinato al melograno e a una base con zucchine in crema e una parte di zucchina verde al Prosecco. Mi dicono che sia un buongustaio, lo ha dimostrato apprezzando i vari piatti».
La premier tornerà da lei?
«Per questioni collegate alla sicurezza e alla sua privacy non sappiamo dove passi le giornate, e io non ho chiesto nulla per non invadere i loro spazi. Se vorrà cenare ancora noi siamo a disposizione. Sarebbe un onore professionale poterla servire ancora».
Fonte: Corriere del Veneto